Rivalutazione pensioni 2025: cosa aspettarsi dagli aumenti legati all’inflazione e dalle restrizioni per i pensionati con redditi più alti.
Nel 2025 – come ogni anno – le pensioni subiranno un adeguamento basato sull’inflazione, con l’obiettivo di preservare il potere d’acquisto dei pensionati.
Tuttavia, a differenza dei picchi inflazionistici visti nel 2022 e nel 2023, che hanno portato a rivalutazioni significative degli assegni, il prossimo anno si prospetta una rivalutazione più modesta.
Le stime attuali indicano un’inflazione compresa tra l’1% e l’1,5%. Una netta diminuzione rispetto agli anni precedenti, dove l’inflazione aveva raggiunto l’8,1% nel 2022 e il 5,4% nel 2023.
Gli effetti dell’inflazione sulla rivalutazione delle pensioni 2025
Il rallentamento dell’inflazione, come riportato da Fanpage.it è influenzato anche dalle politiche restrittive della Banca centrale europea. Ciò porterà a un aumento degli assegni pensionistici molto più contenuto nel 2025.
Negli anni precedenti, i forti aumenti dei prezzi avevano costretto l’Inps a incrementare le pensioni per evitare una perdita significativa del potere d’acquisto per i pensionati.
Nel 2023, per esempio, l’inflazione elevata ha portato a un incremento sostanzioso degli assegni. Per il 2025, invece, gli esperti prevedono che la rivalutazione sarà minima, con una crescita molto più contenuta degli importi.
Le prime stime ufficiali dell’Istat, che verranno rilasciate tra ottobre e novembre 2024, forniranno un quadro più chiaro degli adeguamenti previsti.
Il ruolo del governo Meloni
Oltre all’inflazione e alle disposizioni dell’Inps, la rivalutazione delle pensioni potrebbe essere influenzata dalle decisioni del governo.
Negli ultimi anni, l’esecutivo ha spesso scelto di limitare gli adeguamenti per le pensioni più elevate, una misura che potrebbe essere nuovamente confermata.
Sotto la guida del governo Meloni – per esempi – solo le pensioni fino a quattro volte l’assegno minimo, circa 2.500 euro lordi al mese nel 2024, hanno beneficiato della rivalutazione completa.
Per il 2025, il governo potrebbe scegliere di mantenere questa linea di condotta, specialmente in un contesto di inflazione più bassa.
La legge di bilancio per il 2025, attualmente in fase di definizione, potrebbe quindi includere misure che confermino i tagli per le pensioni più alte o, alternativamente, potrebbero esserci aggiustamenti minori dato il minor impatto dell’inflazione.